educazione cinofila · educazione di base

Insegnamo il terra: 5 buoni motivi per farlo

Il comando terra è uno dei primissimi comandi da insegnare al cane perchè utilissimo. Tra le mille ragioni per insegnarlo, ne ho scelte 5 devvero importanti:

  1. è utilissimo che il cane stia a terra in tutte quelle situazioni di relax in città come quando vogliamo prendere un caffè stando seduti al tavolino di un bar o quando leggiamo le notizie sullo smatphone seduti su una panchina.
  2. ci serve quando vogliamo fare una pausa durante una passeggiata in montagna o in campagna.
  3. se il nostro cane tende ad avere un arousal elevato, tenderà ad essere sempre in movimento e sull’ allerta, autoincentivando lo stato di agitazione. Più spesso faremo fare attività a basso arousal e nel tempo potremo far tendere al ribasso questo livello di eccitazione. Il terra rientra in questo elenco di attività “rilassanti”.
  4. è un’ ottima base di partenza per insegnare il resta e per poter fare esercizi e giochi di ricerca senza aver bisogno di un compagno che tenga il cane.
  5. può essere utilizzato per insegnare in breve tempo un nuovo luogo da adibire a cuccia per il cane, come quando porteremo con noi il cane a dormire in una stanza d’ albergo o se cambieremo casa.

Come abbiamo visto la scorsa settimana per il seduto, utilizzeremo il luring anche per insegnare il comando terra. Ci sono vari modi per insegnare il comando e alcune volte si parte col cane in posizione seduta, ma in questo particolare articolo descriverò i passaggi partendo col cane sulle quattro zampe.

Un cucciolo nella posizione del terra

Fase 1: facciamo andare a terra il cane.

Come sempre assicuriamoci che il cane sia attivo e pronto ad interagire con noi, mettiamoci un bocconcino tra pollice ed indice della mano destra ed avviciniamoci frontalmente al cane, che si troverà sulle 4 zampe. Terminate le operazioni iniziali possiamo procedere con l’ esercizio vero e proprio. Come prima cosa metteremo lo stimolo davanti al tartufo del cane. Immediatamente il cane verrà incuriosito dal magnifico odore proveniente dalle nostre dita e sarà quindi pronto ad essere “guidato”. Inizieremo quindi a muovere molto lentamente il bocconcino verso il basso e a non più di 4 centimetri dal tartufo del nostro amico. Vedremo che il cane, cercando di seguire il premio, dapprima inclinerà il muso verso il basso e poi, quando ci avvicineremo al terreno con la mano, abbasserà anche il collo. Per cani poco inclini ad andare in posizione di terra potremo già dire “bravo” e premiare. Successivamente premieremo quando il cane inizierà a piegare le zampe anteriori portando i gomiti verso il basso. Durante questa fase dovremo prestare attenzione ai gomiti e cercare di rimarcare con il “bravo” posizioni degli stessi sempre più vicine al suolo, fino ad arrivare a farli appoggiare per terra. Arrivati a questo punto ci troveremo davanti ad un problema: non sarà possibile scendere oltre. Niente paura, adesso per far andare a terra il cane con le zampe posteriori basterà attendere e all’ inizio premiare anche dei leggerissimi piegamenti delle ginocchia. Utilizzando per le cosce del cane lo stesso principio che abbiamo usato coi gomiti, arriveremo a dire “bravo” quando anche il posteriore si troverà al suolo.

Come per il seduto, adesso dovremo solo ripetere la procedura almeno dieci volte prima di passare alla fase successiva.

Fase 2: eliminiamo il cibo come stimolo.

Una volta in cui il nostro amico avrà preso l’abitudine ad andare a terra rapidamente e senza troppe esitazioni, sarà utile passare dal luring ad un segnale di richiesta fatto con un gesto della mano. Divideremo questa transizione in tre passaggi:

  1. continuiamo a fare lo stesso movimento che facevamo in precedenza, ma questa volta il bocconcino non lo terremo più tra pollice ed indice, bensì nascosto dal solo pollice sotto al palmo della mano, mentre le altre dita saranno ben stese in avanti. Il palmo della mano rivolto verso il basso.
  2. iniziamo a fare il gesto sempre più lontano dal muso del cane e di volta in volta portando la mano più in basso, fino ad arrivare all’ altezza del suolo.
  3. eliminiamo del tutto il bocconcino dalla mano destra e facciamo un gesto sempre meno ampio, fino ad arrivare semplicemente a mostrare la mano all’ altezza dell’ ombelico, con tutte le dita rivolte in avanti ed il palmo verso il basso.

Fase 3: il cane risponde al comando vocale “terra”.

Questa è la parte più facile, infatti basterà iniziare a dire la parola “terra” prima di fare il gesto con la mano. Dopo una decina di volte che avremo ripetuto l’ esercizio, il cane dovrebbe aver iniziato ad associare la parola all’ azione richiesta e quindi potremo provare a dire semplicemente “terra” e restare a vedere se il cane andrà a terra. Qualora non lo facesse, basterà ripetere ancora per un po’ la sequenza descritta: comando vocale – gesto con la mano.

Un bel cagnolone aspetta felice a terra. Per l’ immagine si ringrazia http://www.foundanimals.org

Alla fine il risultato dovrà essere che il cane sarà sempre pronto ad eseguire il terra, sia che noi si dica “terra”, sia che gli si proponga il gesto con la mano. Come visto la settimana scorsa per il seduto,  una volta ottenuto questo risultato saremo solo all’ inizio. Per far sì che il cane sia in grado di andare a terra senza esitazioni in un luogo pieno di distrazioni come al parco, è necessario che il cane abbia avuto la possibilità di provare il terra in diversi luoghi e con diversi tipi di distrazione. Come sempre sarà utile quindi programmare una serie di uscite col cane il luoghi via via meno tranquilli e con sempre maggiori distrazioni, durante le quali impiegheremo 10 minuti all’ esercizio del terra. Ricordate: è importantissimo che questo venga fatto come un gioco, il cane deve imparare divertendosi, giocando ci si diverte entrambi e tutto viene appreso più velocemente e con migliori risultati. Un’ altra cosa da tenere a mente nell’ insegnare il terra è il Programma di rinforzo variabile che trovate correttamente spiegato nel libro “Dritto al cuore del tuo cane” di A. Vaira e da me accennato nell’ articolo “Come insegnare al cane il seduto in 3 semplici step”.

La prossima settimana parleremo del comando resta e di come ci sarà utile per un sacco di giochi e di azioni di tutti i giorni, non ve lo perdete!

il seme di oggi: quando insegnamo una nuova abilità al cane, sorridiamo spesso ai suoi progressi o anche quando magari fà una cosa buffa. Il buon umore riempirà le nostre giornate ed il tempo dedicato a quella lezione sarà per lui il momento più bello della giornata.

Per approfondire il seduto ed il Programma di rinforzo variabile:  “Dritto al cuore del tuo cane” di A. Vaira

Per saperne di più su giochi e comandi di base “L’ educazione mentale del cane” di A. Hallgren

Per saperne di più contattatemi pure.

Umberto.

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Come insegnare al cane il seduto in 3 semplici step

Come si insegna al cane a fare il seduto?

Uno dei primissimi esercizi da insegnare è il seduto. Ci sono alcuni cani che sembrano  non vedere l’ ora di sedersi, mentre altri sono decisamente più restii. Aiutandoci col luring ( se non sai di cosa si tratta, puoi leggere quest’ altro articolo ) saremo in grado di far fare un perfetto seduto a tutti, anche ai cani più ostinati. Successivamente, potremo passare dal luring a far eseguire l’ esercizio “a richiesta”. Per fare questo basteranno soli pochi step ed un segnale prestabilito.

Un Pastore Tedesco seduto e felice

Fase 1: facciamo sedere il nostro amico.

Dopo aver fatto muovere un poco il nostro amico, tanto per renderlo attivo, prendiamo un bocconcino e mettiamolo tra pollice ed indice della mano destra. Il cane si troverà sulle 4 zampe e noi ci posizioneremo quasi frontalmente a lui. A questo punto  metteremo quindi lo stimolo davanti al tartufo. Se il cane proverà a mordere o a rubare il premio (forse è il caso di fargli fare un po’ di ripasso di luring) dovremo ignorarlo. Muoveremo quindi lentamente il bocconcino qualche centimetro in alto e in avanti, puntando alla nuca del cane con una traiettoria che dovrebbe idealmente passare in mezzo ai suoi occhi. Vedremo che il cane, cercando di seguire il premio, inclinerà il muso verso l’ alto e, se continueremo nel movimento, tenderà a spostare il peso verso la parte posteriore del corpo. A questo punto potranno accadere due cose. La prima è che il cane si siederà e quindi potremo subito rimarcare il gesto con un “bravo” ed elargendo un premio con l’ altra mano. L’ altra possibilità è che il cane provi a fare qualche passo all’ indietro. In questo caso potremo insistere per un po’,  fino a che non inizierà a piegare le zampe posteriori. A questo punto dovremo lodarlo e premiarlo. Alcuni cani passeranno dal piegare le gambe al sedersi in un attimo, mentre per altri sarà invece necessario insistere un po’ di più e premiare un piegamento delle gambe posteriori sempre maggiore, fino ad arrivare alla posizione del cane completamente seduto. Adesso basterà ripetere la sequenza un buon numero di volte. Ricordate: repetita iuvant.

Fase 2: eliminiamo il cibo come stimolo.

Una volta in cui il nostro amico avrà preso l’abitudine di sedersi velocemente, sarà utile passare dal luring ad un segnale di richiesta fatto con un gesto della mano. Divideremo questa transizione in tre passaggi:

  1. continuiamo a fare lo stesso movimento che facevamo in precedenza, ma questa volta il bocconcino non lo terremo più tra pollice ed indice, bensì nascosto dalle altre tre dita sotto al palmo della mano.
  2. iniziamo a fare il gesto sempre più lontano dal muso del cane e di volta in volta portando la mano più in alto, fino ad arrivare all’ altezza del nostro petto.
  3. eliminiamo del tutto il bocconcino dalla mano destra e facciamo un gesto sempre meno ampio, fino ad arrivare semplicemente a mostrare la mano davanti al nostro petto, con l’ indice rivolto verso l’ alto, ed il palmo rivolto in avanti.

Fase 3: far rispondere il cane al comando “seduto”.

Questa è la parte più facile, infatti basterà iniziare a dire la parola “seduto” prima di fare il gesto con la mano. Dopo una decina di volte che lo avremo fatto, il cane dovrebbe aver iniziato ad associare la parola all’ azione richiesta e quindi potremo provare a dire semplicemente “seduto” e restare a vedere se il cane si siederà. Qualora non lo facesse, basterà ripetere ancora per un po’ la sequenza descritta: comando vocale – gesto con la mano.

Un case seduto in attesa di ricevere il premio

Il risultato finale sarà che il cane sarà sempre pronto a sedersi, sia che noi si dica “seduto”, sia che gli si proponga il gesto con la mano, ma una volta ottenuto questo saremo solo all’ inizio. Per far sì che il cane sia in grado di sedersi mentre noi siamo seduti ad un tavolino di un bar per esempio, è necessario che il cane abbia avuto la possibilità di provare il gioco del seduto in diversi luoghi e con diversi tipi di distrazione. Un buon modo è quindi programmare una serie di uscite col cane il luoghi sempre meno tranquilli e con sempre maggiori distrazioni, durante le quali impiegheremo 10 minuti all’ esercizio del seduto. E’ importantissimo che questo venga fatto come un gioco, il cane deve imparare divertendosi, questo è il segreto del successo.

Un’ altra cosa importante è variare l’ elargizione dei premi: in pratica non dovremo premiare il cane ogni volta che eseguirà il seduto, ma sarà utile premiarlo solo alcune volte, facendo sì che alla fine avrà ottenuto il premio circa il 50% delle volte che si sarà seduto. Questo che ho brevemente descritto è un sunto del Programma di rinforzo variabile che trovate correttamente spiegato nel libro “Dritto al cuore del tuo cane” di A. Vaira . Il programma si basa su studi scientifici riguardanti la dopamina ed il suo ruolo chiave come stimolo ad eseguire un compito, al fine di ottenere una gratificazione (link).

La prossima settimana parleremo di come insegnare il terra al nostro cane.

il seme di oggi: quando portiamo il cane in passeggiata, troviamo sempre 5-10 minuti da dedicare ad un esercizio da fargli fare. Ci divertiremo inseme!

Per approfondire il seduto ed il Programma di rinforzo variabile:  “Dritto al cuore del tuo cane” di A. Vaira

Per saperne di più su Robert Sapolsky e il compoertamento: “Behave” di R. Sapolsky

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Umberto.

educazione cinofila · educazione di base

Il Luring nell’ educazione cinofila

Prima di iniziare è il caso di fare una premessa: questo sarà il primo di una serie di articoli che riguarderanno l’ educazione di base e quindi è fondamentare chiarire alcuni punti della filosofia della scuola Thinkdog, che è anche la mia filosofia. Il cane non va addestrato, ma educato, cioè il nostro compito è quello di aiutarlo a sviluppare il suo enorme potenziale. E’ ovvio, ma è oltremodo necessario precisare che nessun metodo coercitivo è preso nella minima considerazione ed infine il benessere del binomio uomo-cane è al centro della nostra filosofia.

Il luring è una tecnica che ci è molto utile nell’educazione del cane. Questa ci permette di far muovere nello spazio il nostro amico in differenti posizioni, senza doverlo manipolare, spingere o tirare. Possiamo poi rimarcare quella posizione o azione e premiarla,  così da plasmare nuovi comportamenti.

Con questa tecnica possiamo ad esempio insegnare il cane ad eseguire il seduto e il terra, a fare dei giri intorno alle nostre gambe, o addirittura a passarci in mezzo.

Un piccolo Chiwawa

Perché usiamo il luring? Lo facciamo perchè questa tecnica comporta solo un po’ di pratica e ne vale assolutamente la pena. Infatti possiamo modellare in poco tempo dei comportamenti, altrimenti difficili da raggiungere se non con un impiego di tempo decisamente maggiore.

Precisiamo da subito che il cibo usato come premio o, come in questo caso, anche come stimolo non è un problema, basta pianificare un adeguato programma alimentare. Questo programma farà sì che, una volta creato un comportamento desiderato, si possa poi ridurre l’ uso dei premi fino quasi a farlo scomparire del tutto.

Inoltre l’ utilizzo dei premi è al centro di tutte le moderne tecniche di educazione, basate sul rinforzo positivo, perché porta rapidamente al raggiungimento degli obbiettivi, stimolando il cane ad apprendere e provare, anzichè timidamente tentare di eseguire un comando.

Il punto è proprio questo: si utilizza il luring perché è un metodo rapido, facile da apprendere e che porta a risultati in pochissimo tempo.

Cos’ è quindi il luring? Per luring si intende l’utilizzo di qualcosa che attiri il cane, così da stimolarlo a seguirlo da molto vicino col naso o più in generale il muso. Nella maggior parte dei casi quel qualcosa è del cibo, ma possono essere utilizzati anche giochi e oggetti di interesse per il nostro amico. Quindi riassumendo, nel luring stimolo e rinforzo positivo combaciano.

Passiamo adesso alla pratica.

Lo stimolo non sarà molto utile se, il cane prova continuamente a mordervi la mano per rubarvelo dalle dita, perciò dobbiamo insegnare all’ amico peloso che c’è differenza tra quando la nostra mano tiene lo stimolo ed è quindi il caso di inseguirla e invece quando la stessa mano gli offre il cibo. Per alcuni sarà molto semplice, mentre per altri ci vorrà più tempo per capirlo, ma non temete, prima o poi ci arrivano tutti.

È importante che, per agevolare sin da subito questa comprensione, venga utilizzato uno schema rigoroso che andrò adesso a descrivere

Quando vogliamo usare il bocconcino come stimolo lo dobbiamo tenere tra il pollice e l’ indice,  facendo assumere alla mano una conformazione a conchiglia.

Per offrire il premio, il palmo della mano deve essere rivolto verso l’alto e tenuto aperto, con il bocconcino in mezzo allo stesso.

In alcuni casi potrebbe essere utile utilizzare una mano come stimolo e l’ altra per premiare.

Ecco come procedere: prepariamo un pezzo di wurtsell, di formaggio o biscottino appetitoso tra le nostre dita, il premio deve essere delle dimensioni di un unghia del mignolo. Consiglio la lettura di “Un cuore felice” di A. Vaira e V. Raimondi a chiunque avesse dei dubbi sull’ utilizzo del cibo per insegnare delle cose al cane giocando.

Quando inizieremo ad offrire con la nostra mano lo stimolo, il cane penserà semplicemente che gli venga offerto un bocconcino da mangiare e quindi, molto probabilmente tenterà di prendere il cibo dalla mano. Inizialmente ci accontenteremo di cogliere la sua attenzione e di fargli seguire col naso il target, premiando col bocconcino dopo appena un accenno di “inseguimento”.

Attenzione: se tenta di mordere o rubare il premio, non lo premiamo!

Man mano aumenteremo la distanza che il cane deve percorrere prima di premiarlo, fino a fargli fare qualche passo.

Un piccolo Chiwawa viene attirato verso la mano.

Una volta capito il gioco, dovremo nascondere il bocconcino nel pugno della mano, o in una tasca facile da raggiungere, così da far seguire semplicemente il movimento delle nostre dita. Il bocconcino apparirà solo alla fine come premio.

Un’ altra cosa fondamentale è che si deve sempre rimarcare il momento in cui il nostro amico ha raggiunto l’ obbiettivo con un “bravo”, dobbiamo essere molto precisi in questo. Immediatamente dopo possiamo premiarlo.

Col passare del tempo dovremo diventare sempre più fluidi e precisi nei nostri movimenti, cercando di non essere pressanti col nostro corpo nei confronti del cane, in questo modo il cane migliorerà velocemente ed imparare a fare i basilari trick diventerà per lui un gioco al quale non vede l’ ora di partecipare.

Una cosa è necessario tenere sempre ben a mente: il cane impara giocando, come del resto anche noi umani e quindi è corretto e bello divertirsi mentre cerchiamo di insegnargli qualcosa. Come descritto da Mihaly Csikszentmihalyi nel suo “Flow”, in questo modo sarà del tutto naturale entrare intrambi in uno stato di flusso, che ottimizzerà l’ apprendimento e renderà l’ esperienza piacevolissima.

Nelle prossime settimane vedremo come utilizzare il luring per insegnare ad eseguire il seduto, il terra ed il resta.

Il seme di oggi: “La compassione e l’empatia per gli animali generano compassione ed empatia per gli esseri umani. La crudeltà verso gli animali genera crudeltà verso gli esseri umani”. (Jane Goodall)

Per approfondire le metodologie di apprendimento dei cani durante il gioco:

 

Per saperne di più sullo stato di flusso e quali sono i fattori che ci portano all’ eccellenza in una qualche esecuzione: “Flow” di Mihaly Csikszentmihalyi e dello stesso autore è disponibile un memorabile TED a questo link.

 

Per saperne di più contattatemi pure.

Umberto.

crescita personale · educazione cinofila

Il mio cane è troppo vecchio

“Il mio cane è troppo vecchio, ormai è impossibile che possa imparare nulla”.

Quante volte ho sentito questa frase, come altre frasi del tipo  “il mio cane è troppo stupido”, “al mio amico a quattro zampe non piace giocare” e la più classica di tutte “non ascolta nessuno!”

Sono tutte frasi autolimitanti e che in più occasioni ho potuto smentire, ma oggi voglio parlare in particolarmodo del pregiudizio che in molti hanno sui cani non più giovanissimi.

Ovviamente è vero che, come per gli umani, prima si inizia ad apprendere qualcosa e più sarà facile impararlo, ma la questione è tutta lì. Da bambini, come da cuccioli, le nostre menti sono come spugne pronte ad assorbire ogni cosa ed è in quella fase che nel nostro cervello saranno presenti il maggior numero di sinapsi, ma le stesse sinapsi possono continuare a formarsi durante tutta la vita (fenomeno della plasticità cerebrale), cosa che è stata più volte provata dalle moderne neuroscienze. Per saperne di più si può leggere “La mente relazionale” di Daniel J. Siegel.

Ad esempio, mi ricordo quando questa coppia mi aveva chiamato per fare un po’ di educazione di base alla nuova arrivata in famiglia: una fantastica esemplare di American Staffordshire Terrier. La piccola viveva in casa insieme ad una sorella maggiore di sette anni di razza Jackrussel, potete immaginare come fossero belle e buffe insieme. Dopo qualche lezione in cui la giovane progrediva nell’ apprende le nuove skill del “seduto”, “terra”, “resta” e piccoli esercizi di condotta al guinzaglio, la coppia ha provato a chiedermi se anche la per così dire anziana avesse potuto imparare qualcosa, anche se pensavano fosse troppo tardi.  Tutti gli avevano detto che i cani o imparano da cuccioli, oppure non c’è più nulla da fare.

Ovviamente ho iniziato ad insegnare qualcosa anche a lei, proprio per dimostrare la falsità di questo pregiudizio e la cosa più divertente è stata che l’ anziana imparava alcuni esercizi di condotta più velocemente della giovane, perchè risultava più concentrata e meno distratta.

American Staffordshire Terrier
Un Amstaff che sgranocchia un bastone.

 

E’ interessante, per quanto riguarda le false credenze, la storia di come l’ uomo abbia potuto correre un miglio in meno di quattro minuti, cosa mai accaduta e ritenuta impossibile dalla scienza prima del 1954. Quando però Roger Bannister abbattè quel muro e corse un miglio sulla pista di atletica della Università di Oxford in 3 minuti e 59 secondi, ruppe delle catene invisibili e l’ anno successivo ben 37 corridori corsero un miglio in meno di 4 minuti. (per una lettura sintentica ma più approfondita leggi questo articolo di Valerio Russo)

Bannister 4 mile record
Roger Bannister scende sotto al muro dei 4 minuti.

Il seme di oggi: ricordatevi che spesso siamo noi che poniamo limiti ai nostri amici a quattro zampe, cerchiamo quindi di vedere in un cane anziano semplicemente un cane che ha molta esperienza.

Per approfondire i processi di apprendimento: “La mente relazionale” di Daniel J. Siegel.

Per approfondire come non farsi fregare dalle credenze limitanti: “Come ottenere il meglio da sé e dagli altri” di Anthony Robbins.

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Umberto.

educazione cinofila

Clicker Coaching

Non c’è nulla che leghi maggiormente l’ uomo al cane, che le attività di collaborazione.
I cani hanno un legame speciale con noi e amano fare cose che ci rendono felici ed orgogliosi di loro.
Durante la nostra storia comune, abbiamo imparato a cooperare in molti differenti campi, due tra questi sono la caccia e la pastorizia.

An herding dog.
Un cane aiuta a governare un gregge.

Oggigiorno possiamo insegnare ai nostri cani un sacco di cose per andare incontro al loro bisogno di lavorare con noi, senza dover ricorrere alla caccia ed alla conduzione delle greggi. Infatti ci sono molti sport che possiamo fare insieme a loro (agility, obedience, flyball, disk dog e molti altri), ma ciò che preferisco sono quelle attività che hanno come focus l’accrescimento della mente dell’ animale.

A dog slaloming between sticks
Un cane impegnato in un esercizio di Agility.

Lasciate che vi dia un esempio: invece dell’ agility potremmo praticare la mobility. Eliminando l’ ansia per il successo e la competizione, possiamo concentrare i nostri sforzi nello spingere i nostri cani ad imparare come approcciare nuove situazioni, superfici sconosciute ed oggetti strani.
Oggi, al posto della mobility, voglio raccontarvi di una tecnica fantastica che ho imparato da Angelo Vaira alla Scuola Think Dog, il suo nome è “Clicker Coaching”.
Agli occhi di un non esperto sembrerebbe la stessa cosa che una normale seduta di Clicker training: in effetti utilizziamo un Clicker e possiamo modellare un comportamento con tutte le tecniche classiche del Clicker training. Per saperne di più sul clicker training potete leggere questo libro di Karen Pryor.
Ciò che cambia è il nostro focus e cosa vogliamo sottolineare con il “click”.
In questa attività vogliamo aiutare il nostro amico a quattro zampe ad utilizzare la mente per capire il problema e cosa vogliamo. Al contrario che nel clicker training classico, non premiamo l’ avvicinarsi all’ obbiettivo se questo è avvenuto casualmente. Non dobbiamo mettere pressione al cane e dobbiamo permettergli di pensare cosa potrebbe fare per ottenere il “click”.

What's Next?

 

Certamente è necessario che si sia molto bravi nel calibrare le richieste e che le si renda più difficili in un tempo abbastanza lungo, senza forzare le tappe. Se faremo un buon lavoro, la promessa è che quando raggiungerà l’ obbiettivo, il nostro compagno peloso otterrà un enorme sensazione di realizzazione e soddisfazione e che noi avremo passato del tempo piacevolmente con lui divertendoci un mondo.

Il seme di oggi: quando pratichi Clicker Coaching, fai attenzione a quei momenti in cui il cane inclina leggermente la testa per pensare cosa fare. Sono momenti fantastici e ti riempiranno il cuore di gioia ed amore.

Per approfondire il clicker training: L’arte di addestrare il cane (Karen Pryor).

Per approfondire il gioco col cane: Un cuore felice. L’arte di giocare con il tuo cane (Angelo Vaira e Valeria Raimondi).

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Umberto.

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Informazioni

ilcaneeducato-LOGOCiao, mi chiamo Umberto Arrighi e sono qui per aiutarti a migliorare il rapporto che hai con il tuo cane. Ogni essere vivente ha un grande potenziale e la missione è quella di aiutare cani e proprietari ad esprimere al meglio le loro potenzialità.

Due parole su di me: amo gli animali e la natura, in particolar modo i cani e per questo ho studiato presso la Scuola Think Dog di Angelo Vaira. Nel 2013 ho conseguito la qualifica di Operatore Cinofilo e sono attualmente in formazione per conseguire quella di Educatore.

Per saperne di più della scuola Think Dog e di Angelo Vaira, puoi utilizzare i link qui in basso.

Sito della Scuola Think Dog: https://www.thinkdog.it/

Blog di Angelo Vaira: https://angelovaira.it/

Testi di Angelo Vaira: Dritto al cuore del tuo cane (A.Vaira)